Santuario
di San Leonardo sul Monte San Moro (VR)
San Mauro di Saline (VR) - m 881 s.l.m.
Il Santuario di San Leonardo si trova in comune di San Mauro di Saline, nella Lessinia veronese. Si raggiunge da Verona lungo la Statale per Vicenza fino a Vago di Lavagno, da cui si imbocca la val di Mezzane, risalendo a Mezzane di Sopra e quindi a San Mauro di Saline.
Cenni storico-artistico-architettonici sul Santuario
La chiesa di S.Leonardo
La pittura è della scuola di Altichiero da Zevio e ci mostra la Madonna che, diversamente dalle solite immagini, non sta su un trono o in cielo, ma in piedi, allo stesso livello dei fedeli.
Interno della chiesa di S.Leonardo
Presso questo altare erano conservate alcune statuette ex-voto in ferro battuto, alte dai 15 ai 30 cm, raffiguranti uomini e donne supplicanti, ed attribuite al XIII sec., ritrovate sotto la cella campanaria durante alcuni lavori di restauro svolti dopo la Prima Guerra Mondiale. Quindici di queste statuette furono conservate per decenni al Museo di Castelvecchio di Verona ed ora sono visibili al Museo di Bosco Chiesanuova. Sulle balaustre dell’altare, in appositi spuntoni in ferro, erano posti il 21 settembre nella festività di San Matteo, numerosi cerchi di ferro di varie dimensioni e diametro, che i pellegrini si ponevano in testa o attorno agli arti per ottenere guarigioni dal mal di testa o da dolori artritici.
Pianta della chiesa di San Moro: 1 obelisco; 2 portico dei pellegrini; 3 protiro; 4 base del campanile; 5 altare di S.Leonardo con statua del santo; 6 balaustra a colonnine con gli spuntoni in ferro; 7 fonte battesimale; 8 altare laterale destro; 9 altare dell'abside destra (il più antico); 10 altar maggiore; 11 altare dell'abside sinistra; 12 sacrestia dove erano riposti i cerchi di ferro
(tratto da "La Lessinia-Ieri oggi domani", quaderno culturale 1980)
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Sul primo pilastro della navata destra è dipinto un trittico con San Leonardo, San Mauro e (forse) San Rocco, posti sotto una Madonna con Bambino (sec XV). Nell’abside di destra vi è un semplice altare in pietra, probabilmente il primo collocato nella chiesa.
Un particolare interessante: la pietra che ora è inserita nel fronte di questo altare era probabilmente il ripiano dell’altare più vecchio (si può vedere in basso il foro che un tempo doveva contenere le reliquie).
O VOS OMNES QUI TRANSITIS PER VIAM
ATTENDITE ET VIDETE SI EST DOLOR SIMILIS
(O VOI TUTTI CHE PASSATE PER LA VIA
GUARDATE E VEDETE SE C’È DOLORE SIMILE)
Del polittico restano fotografie, mentre chi volesse vederne una bella riproduzione può rivolgersi alla Pizzeria "Al gufo" di San Mauro di Saline.
SACERDOS ET PONTIFEX MAURE PASTOR BONE
IN POPULO ORA PRO NOBIS DOMINUM MDLXXXIIII.
IO BAPTISTAE BONAVENTURINI
PRAESBITERI VERONA OPUS.
(O MAURO SACERDOTE E PONTEFICE BUON PASTORE
FRA IL TUO POPOLO PREGA PER NOI IL SIGNORE 1584
GIOVANNI BATTISTA BONAVENTURINI IL VECCHIO
QUEST’OPERA FECE IN VERONA)
Davanti alla chiesa è posto un obelisco in pietra con croce in rilievo, sormontato da una croce in ferro battuto e recante la data 1746, mentre appoggiata alla parete vi era una stele funeraria del 1531, ora collocata all’interno.
San Leonardo era considerato protettore dei prigionieri ed infatti lo si raffigura con dei ceppi in mano, ma anche dei fabbri, dei carrettieri e dei pellegrini e viandanti. Pare anche protettore delle gestanti per aver favorito il parto della regina Clotilde moglie del re Clodoveo. A partire dal XII sec. il suo culto si diffuse anche in Baviera ed in Tirolo dove era considerato guaritore dei mali di testa. Probabilmente furono proprio i "cimbri", popolazioni bavaro-tirolesi, che portarono il suo culto in Lessinia dove nella chiesa sul monte di San Moro sostituì la devozione del precedente San Mauro fino al XVII-XVIII sec. La venerazione di San Mauro è rimasta nella chiesa parrocchiale che ha dato il nome al paese; la sua festa religiosa scade il 21 novembre.
ITINERARIO DI VISITA
Dalla piazza della chiesa del paese di San Mauro di Saline (804 m) si visita la parrocchiale, edificio costruito nel 1460 e rifatto quasi completamente nel 1835.
CON ELEMOSINE DELLE
COM. DI SALINE TAVERNOLE
E COLONELLI DI CORNO PER
NIGO, GARZON. S. BORTOLA
MIO. E PORCARA FU
FABBRICATO L’ANNO
MDCCLXXXV II AG°
COMINCIATO
Nel 1835 la chiesa venne poi in gran parte demolita e ricostruita nelle forme attuali. La facciata è in pietra a forma di capanna con 4 pilastri recanti capitelli ionici, che sostengono un doppio timpano con una finestrella a croce. Al centro vi è una lunetta. La porta è rettangolare con sopra una lapide con l’epigrafe:
D.O.M.
IN HONOR .D. MAURI. EP.
INCOLAE DE SALINIS.
TABERNULIS. CORNU. PERNICO.
PORCARIA. S. BARTHOLOMAEO. ET GARZONIO.
AERE CONLATO CONCORDES
E FUNDAMENTIS FIERI CURAV.
AN. MDCCCXXXV
A sinistra della chiesa vi è il campanile in conci di pietra, presentante tamburo ottagono e cuspide cordonata con croce.
All’interno, nel presbiterio vi è una cupola depressa con dipinti di Rocco Pittaco del 1860-69 raffiguranti la Gloria della SS. Trinità ed i 4 evangelisti. Altri dipinti sono nelle pareti del presbiterio e della chiesa, come il Battesimo di un miscredente ad opera del vescovo Mauro, realizzato da A. Pegrassi nel XX sec.
Ci si sposta ad est fino al cartello in legno indicante l’inizio del paese, passando fra le belle schiere di case con i caratteristici contorni delle finestre che risaltano sulle facciate. Si imbocca quindi Via Monte Moro cominciando a salire. Arrivati al termine della via, troviamo un antico cippo che riporta due iscrizioni. Di fronte abbiamo:
A D e 10
1848
Di lato, invece, si presenta una scritta più strana: S:SO T 1912 (rovescia).
Prendiamo a destra salendo ancora per il sentiero, e al bivio teniamo la sinistra. La sbarra che oltrepassiamo per salire delimita la zona del Demanio Forestale, zona che è stata rimboschita negli anni 1950-60 dopo essere stata usata un tempo come pascolo. Proseguendo per il sentiero a sud-est, lungo il quale crescono delle robinie, notiamo sulla sinistra una stele su cui è scolpita la Croce sul Monte Calvario, ed un’iscrizione dal significato non del tutto chiaro, che indica comunque il luogo dove fu ritrovato il corpo di Don Antonio Espineli, forse trascinato in quel punto da una slavina, o morto soffocato dalla neve nel 1742:
San Mauro di Saline visto dal Monte San Moro
I N R I
CHI
FU MORTTO
ADI 20 GENARO
DON ANTONI
ESPINELI 1742
Alla base della croce vi è un’iscrizione più antica:
ERIDANTVS SPI
NELI HIC SVP
OCATVS FVIT A
NIVEAM MOLTAM
Più in alto una lapide del 1937 ricorda invece un certo Taioli Arcadio che qui morì di paralisi.
In circa un quarto d’ora arriviamo alla chiesa di San Leonardo (881 m). L’abitazione che la precede sul lato Nord verrà restaurata per ospitare in futuro i frati Minori Francescani di San Bernardino che custodiranno la chiesa.
La Chiesa di San Moro, in realtà dedicata al santo cimbro Leonardo, è importante anche perché si trova sulla direttrice della transumanza, la Via (Vac)Cara.
Visitata la chiesa, seguiamo ora la via Cara, salendo di fianco alla chiesa e proseguendo verso Nord attraverso una pineta abbastanza recente (circa una trentina d’anni), formata da abeti rossi, larici e pini neri. Dopo aver oltrepassato un villaggio turistico sbuchiamo sulla strada San Mauro-Velo. Poco più avanti, salendo sempre verso Nord, spicca sulla destra un grande vecchio albero. È il cosiddetto Spin del Poiero, che dà il nome al passo che si trova poco più avanti (905 m). Si tratta di un ciliegio canino (prunus mahaleb) con un’età presunta di oltre 4 secoli, alto oltre 7 metri.
Scendiamo ora verso Sud seguendo la strada provinciale, costeggiata di larici, pini neri ed abeti rossi. In circa un quarto d’ora ritorniamo al piazzale del parcheggio del Santuario e quindi a San Mauro di Saline (804 m).
Nei dintorni
Interessanti testimonianze di arte popolare “cimbra” sono le crocifissioni scolpite in pietra, particolarmente frequenti nella zona di Azzarino di Velo. Si tratta di steli in pietra del XVII-XVIII e XIX sec., raffiguranti in rilievo, scolpite a “tutto tondo”, il Cristo crocifisso, il martello e la tenaglia e due pie donne in basso, oltre ad una epigrafe. Interessanti sono anche le croci votive presenti sempre nella zona di Velo e di Roverè (risalenti soprattutto al XIX sec.), recanti in rilievo gli strumenti della Passione. Tutte testimonianze di devozione popolare, di ex-voto o di avvenimenti (morti accidentali, scampati pericoli) che vanno conservati.
Altrettanto interessanti sono le numerose pitture murali della vicina Val d’Illasi (comuni di Tregnago, Badia Calavena, Vestenanova e Selva di Progno). Qualche escursione può venir programmata nel Parco Naturale Regionale della Lessinia per ammirare in particolare i fenomeni carsici (Covolo e Museo di Camposilvano, Covoli di Velo, ponte di Veja, ecc.) oppure per visitare i Musei etnografici di Giazza o Bosco Chiesanuova.
zona di Azzarino di Velo
Scheda di osservazione
1 - Com’è fatta la statua di San Leonardo? Descrivila.
2 - Perché il Santuario di San Moro è dedicato invece a San Leonardo?
3 - Quali sono le principali piante che compongono la pineta di San Moro? Disegnane gli aghi e le pigne.
4 - Fai uno schizzo del Santuario e del paesaggio circostante.
5 - Disegna e descrivi una pittura del Santuario
6 - A cosa serviva il porticato esterno del Santuario?
7 - Per cosa è invocato e venerato San Leonardo?
8 - Completa la mappa della chiesa.
37121 Verona - Piazza Duomo, 21 - Tel. 045/595627
“S. Zeno Maggiore, S. Procolo”
37121 Verona - Piazza S. Zeno, 2 - Tel. 045/8006120
“S. Anastasia”
37121 Verona - via Don Bassi, 2 - Tel. 045/8004325
“S. Fermo Maggiore”
37121 Verona - via Dogana, 2/a - Tel. 045/8007287
“Eremo Camaldolese S. Giorgio”
37011 Rocca di Garda, Bardolino (VR) - Strada dell’Eremo - Tel. 045/7211390
Santuario “Madonna del Frassino”
37019 Peschiera d/G (VR) - p.za Madonna del Frassino, 3 - Tel. 045/7550500
Santuario “Madonna del Carmine”
25010 S. Felice del Benaco (BS) - via Carmine, 11 - Tel. 0365/62032
Santuario “Madonna della Corona”
37013 Spiazzi di Caprino (VR) - Piazza Duomo, 21 - Tel. 045/7220014