Santuario di Santa Maria di Pol (VR)

Pastrengo (VR)

   

Il Santuario si trova a Pol di Piovezzano, in comune di Pastrengo (VR). Si raggiunge da Verona lungo la provinciale per Lazise, deviando dopo Bussolengo per Pastrengo e Piovezzano, da cui si prende per Pol. Oppure si raggiunge lungo la Statale del Brennero fino a Domegliara, deviando quindi per Sega di Cavaion e da qui per Pol, lungo l’Adige.

   

Cenni storico-artistico-architettonici sul Santuario

  Si tratta di un tipico esempio di chiesa campestre costruita in onore della Vergine Maria. Secondo la tradizione il Santuario è stato eretto inglobando un muro cadente, su cui era dipinta l’immagine della Madonna che tiene in braccio il Figliolo Gesù.

  Uno storico del 1600 racconta che alcuni fanciulli, mentre giocavano a tirare sassi contro quel muro, udirono una voce: “Partitevi di qui, nè gettate sassi alla Madonna!”. Impauriti, pensarono che la voce provenisse dal dipinto e corsero a casa raccontando l’accaduto. Il popolo non tardò molto a credere al miracolo, comprovato dai bagliori notturni e dall’apparizione di una veneranda signora ad una pastorella vessata da spiriti immondi. La giovane fu condotta dalla Signora davanti al dipinto di Maria e subito fu liberata. In breve tempo, con l’elemosina offerta dagli abitanti di Pol, fu possibile edificare il Santuario.

 

 

 

 

 

Veduta del Santuario con la piccola torre campanaria

 

 

 

La lapide collocata sopra la porta maggiore testimonia che correva l’anno 1623 ed era vescovo di Verona Alberto Valier. La chiesa si affaccia sulla strada che attraversa la valle di Pol e che, un tempo, era un’importante via di comunicazione. La facciata, semplice ed armonica, porta tuttora i segni di vicende belliche.

Essa presenta:

-          porta con stipiti in marmo rosso scanellato e cornice sopra l’architrave;

-          due finestre laterali rettangolari con sedili in pietra posti sotto il davanzale;

-          un affresco entro cornice marmorea raffigurante Madonna con Bambino in braccio incoronata da due Angeli (in alto) e due Santi (in basso);

-          finestra centrale a mezzaluna, in alto;

-          la lapide succitata, nel timpano.

 

L’interno è ad unica navata, con pavimento in marmo (al centro) e in alto (ai lati). Al centro del soffitto, affrescata a motivi rinascimentali, domina la Madonna Assunta; intorno compaiono San Giuseppe, Sant’Antonio, angeli trombettanti e i quattro Evangelisti.

  Interno di Santa Maria di Pol

con i pregevoli affreschi del soffitto.

 

Lungo le pareti si trovano i quadri della via Crucis e sei tele con episodi mariani. Sopra l’altare, di stile barocco, si trova la preesistente immagine della Madonna, incorniciata, ai lati, da due esili colonne, sopra, da una fascia scura con la data dell’erezione: “Con l’offerta di persone pie nel 1676”.

  Sulle pareti laterali si aprono due porte, sormontate da finestra, che un tempo consentivano ai fedeli di seguire le funzioni religiose anche dall’esterno. Il campaniletto presenta una cupola e delle colonnine che rivelano i primi sintomi del barocco. Fino al 1903 la casetta retrostante la chiesa era dimora del Cappellano. Un tempo, a testimonianza della devozione verso la Madonna, sulle pareti laterali erano appesi anche gli ex-voto, raffiguranti scene di grazia ricevuta. Essi sono stati restaurati nel 1996 e oggi sono custoditi nella Canonica di Piovezzano.

   

ITINERARIO DI VISITA

  Percorso: Piovezzano (158 m); Pol (98 m), Santuario della Madonna (96 m), Campara (103 m); Piovezzano (158 m)

  Dislivello: 130 metri circa

  Tempo di percorrenza: 2 ore circa

  Difficoltà: nessuna; si consigliano comunque scarpe da escursionismo.

  Periodo consigliato: Tutto l’anno.

Il percorso inizia dalla Chiesa Parrocchiale di Piovezzano (158 m), di fronte alla quale è possibile parcheggiare. La chiesa, con facciata in stile neoclassico, venne costruita alla fine del XIX sec. ampliando e modificando un edificio preesistente, sempre dedicato a San Zeno.

 

Una visita meritano gli altari e le pitture interne. La facciata, rivolta verso occidente è in stile neo-classico. L’interno è a navata unica con volta a botte. Nel cielo del Presbiterio e del Coro si notano 4 rosoni con dipinte figure di angeli. La chiesa possiede 4 altari provenienti dai precedenti edifici. Sulla parete a sinistra dell’altare, si trova una pala di notevole qualità artistica e di valore ambientale, raffigurante la Madonna (al centro), SS. Trinità (in alto), Sant’Antonio da Padova (sinistra), San Francesco d’Assisi (destra) con lo sfondo originale di Piovezzano Vecchia. Il Coro è dominato dall’imponente organo a canne. La Torre Campanaria, collocata sul lato destro della chiesa e terminante con cuspide a punta conica molto accentuata, possiede un concerto di sei campane, rifuse nel 1947. All’esterno della Chiesa si trova una “Croce devozionale” in pietra del 1836.

La parrocchiale di Piovezzano. 

 

Prendiamo a sinistra della Chiesa una stradina tra alti muri, che porta a Pol. Scendendo ad est e poi a sud, avanti circa un centinaio di metri, incontriamo un capitello dedicato alla Madonna del Perpetuo Soccorso, posto in prossimità del ponte sul canale Biffis. Passato il ponte, si prosegue in discesa fino ad arrivare ad una schiera di edifici sul bordo stradale in prossimità di un bivio con la strada che va a Pol di Pastrengo. Si procede verso sinistra, in direzione di Sega di Cavaion, a nord; si fiancheggia il vecchio canale ed il fiume Adige per arrivare ben presto a Pol di Piovezzano (98 m). Qui è da ammirare la bella villa Bonsaver del XVIII sec., tutt’ora abitata e ben conservata, conservante numerose pitture interne.

Sulla destra si nota un fabbricato adibito ai tempi della Repubblica Veneta a dogana, per lo sdoganamento del sale proveniente dalle Valli di Comacchio e del legname proveniente dalla valle dell’Adige. Dopo il caseggiato a schiera, conservante sulla facciata una interessante pittura affrescata, a destra, sulla riva dell’Adige troviamo un vecchio mulino ora adibito ad abitazione, che conserva all’interno alcuni macchinari originali.Si prosegue sempre a nord e si arriva così al Santuario della Madonna di Pol (96 m), chiesa del XVII sec. dedicata alla Madonna Assunta, aperta attualmente solo in occasione di festività Mariane.

Secondo la tradizione la chiesa è stata costruita nel 1623 inglobando un muro cadente, su cui era dipinta l’immagine miracolosa della Madonna con il Bambino.

Planimetria di Santa Maria di Pol

 

 

Ci si dirige ora a Nord verso Sega, fino ad incontrare una strada sterrata che volge ad Ovest e conduce in breve alla corte di Campara (103 m), importante luogo di sosta delle truppe austriache nel XVIII sec.

La corte, di pianta quasi quadrata, con il lato ad est aperto, presenta un edificio padronale del 1600-1700, ex-palazzo di villeggiatura dei Nogarola-Maffei, trasformato successivamente in caserma. Durante il secolo XVIII Campara divenne un posto-tappa per ospitare le truppe austro-tedesche di passaggio sui territori della Repubblica di Venezia. Da notare alcune interessanti forme e fregi architettonici dell’intero complesso, tra cui l’imponente ingresso ad arco.

Usciti da Campara, sul retro (sud) vi è un sentiero di campagna che raggiunge a meridione un’erta scaletta che porta verso ovest al soprastante canale Biffis, poco prima del ponte con la provinciale. Qui procediamo lungo la stradina che affianca il Canale a sud, fino al ponte attraversato all’andata. Da qui si ritorna in breve a Piovezzano (158 m).

 

Interno di Santa Maria di Pol: l'altare con l'immagine preesistente della Vergine

 

I dintorni

 A Pastrengo si possono visitare alcuni forti austriaci costruiti tra il 1859 ed il 1861. Facevano parte del campo trincerato di Pastrengo il forte di Piovezzano, i 3 forti sulle alture di Pastrengo ed il Telegrafo ottico (tutti su di un tracciato di 3 km). Avevano il compito di controllare le strade provenienti da Bussolengo e dal lago e dirette verso la Valdadige. Vennero progettati in base agli schemi del colonnello-ingegnere Andreas Tunkler, dal maggiore del genio Daniel Salis Soglio e seguirono lo schema tattico cosiddetto «tanagliato» con disposizione a linea spezzata, a costituire un poligono a dente di sega (in cui ognuno dei 4 forti poteva agire in collegamento od in modo autonomo). I forti dovevano ospitare cannoni a canna rigata con lunga gittata e migliore precisione (impiegati per la prima volta nel 1859): ecco quindi la notevole emergenza rispetto al piano di campagna, il largo fossato con ponte levatoio gli ampi spazi per la guarnigione, le postazioni di artiglieria sui rampari protetti. Tutti i forti possedevano i servizi indispensabili ad un lungo impiego (da un moderno impiantito idraulico con pozzo alle stalle per cavalli e muli; dai magazzini ai servizi igienici, ecc.) ed ospitavano ciascuno un’ottantina di soldati, mentre erano armati con una quindicina di cannoni. Ammirevoli ed eleganti sono le tecniche costruttive che danno un tocco artistico a queste opere militari. Il campo trincerato di Pastrengo non fu mai coinvolto in azioni militari e con l’annessione del Veneto all’Italia nel 1866 rimase attivo ed immodificato anche successivamente, presidiato da truppe italiane e dotato di 40 cannoni, fino al 1901, quando le fortificazioni vennero dismesse.

Dei quattro forti di Pastrengo, quello di Piovezzano (Degenfeld) e quello di Poggio Pol (Nugent) sono visitabili all’esterno o previa richiesta ai custodi, mentre per il Poggio Pol l’accesso è libero in quanto divenuto in parte Ristorante.

 

  Particolare del forte Poggio Pol.

 

Per approfondire

Scheda di osservazione

 1 -      Com’è l’immagine della Madonna? Descrivila.

 2 -      Descrivi gli affreschi della Madonna Assunta sul soffitto del Santuario.

 3 -      Fai uno schizzo del Santuario e del paesaggio circostante.

 4 -      Disegna e descrivi uno degli affreschi con balconate ed angeli musicanti

 5 -      Per cosa è invocata e venerata la Madonna di Pol?

 6 -       Completa la pianta della chiesa.

 

 

Cattedrale, altre chiese e santuari della Diocesi di Verona

  Cattedrale “S. Elena, S. Giovanni in Fonte”

37121 Verona - Piazza Duomo, 21 - Tel. 045/595627

 

“S. Zeno Maggiore, S. Procolo”

37121 Verona - Piazza S. Zeno, 2 - Tel. 045/8006120

 

“S. Anastasia”

37121 Verona - via Don Bassi, 2 - Tel. 045/8004325

 

“S. Fermo Maggiore”

37121 Verona - via Dogana, 2/a - Tel. 045/8007287

 

“Eremo Camaldolese S. Giorgio”

37011 Rocca di Garda, Bardolino (VR) - Strada dell’Eremo - Tel. 045/7211390

 

Santuario “Madonna del Frassino”

37019 Peschiera d/G (VR) - p.za Madonna del Frassino, 3 - Tel. 045/7550500

 

Santuario “Madonna del Carmine”

25010 S. Felice del Benaco (BS) - via Carmine, 11 - Tel. 0365/62032

 

Santuario “Madonna della Corona”

37013 Spiazzi di Caprino (VR) - Piazza Duomo, 21 - Tel. 045/7220014

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