Santa Maria dei Miracoli di Lonigo (VI)

Lonigo (VI)

 

  Il santuario di Santa Maria 

dei Miracoli si trova a circa 2 km dalla cittadina di Lonigo, sulla strada principale che porta a Verona. Percorrendo l’autostrada A4 (Milano-Venezia) uscire a Soave, prendere direzione Lonigo; il santuario si trova prima del centro abitato in località Madonna. Percorrendo la Statale n. 11 raggiungere Lonigo, portarsi davani al Duomo e seguire le indicazioni per Verona; si arriva così in località Madonna.

  È un santuario voluto dalla pietà popolare e costituisce un eccezionale monumento di importanza religiosa, storica e artistica. Ricorda un evento miracoloso risalente al 1486 e la sua storia attraverso i secoli è costellata da momenti di fama e da altri di quasi totale abbandono fino ad arrivare ai giorni nostri in cui si vedono arrivare pellegrini a piedi dai centri vicini in occasione delle festività mariane.

 

Planimetria del Santuario

1  Immagine miracolosa della Madonna

2  Cappella-Santuario della Madonna

3  Cappella di Santa Scolastica

4  Navata principale

5  Abside con altare maggiore

6  Cappella di Santa Francesca Romana

7  Oratorio

8  Sacrestia Nuova

9  Sacrestia Vecchia

10 Cella campanaria

11 Antica Sala del Capitolo

 

Cenni storici                            

 La chiesa della Madonna dei Miracoli 

con la  splendida facciata 

di Alvise Lamberti 

da Montagnana(fine sec.XV)

  In tempi lontanissimi si ricorda una

 piccola chiesa dedicata a San Pietro in Lamentese, forse eretta per ricordare un eccidio compiuto dagli Unni nel 452. Secondo la leggenda ci furono più di 2000 caduti e le loro anime fecero udire i loro gemiti per lungo tempo. Storicamente la chiesetta era presente già nel X sec. sotto la giurisdizione dei monaci benedettini.

Nel XV sec. la chiesa era in stato di abbandono con le porte sempre aperte. Il luogo era diventato rifugio dei passanti e nascondiglio per i giochi dei bambini. Qualcuno si fermava a pregare l’immagine di Maria Assunta dipinta su una parete: appariva fra le nuvole, a mani giunte con la testa incoronata. Sopra di lei il Cristo Crocifisso sull’albero della salvezza sui cui rami erano raffigurati i dodici apostoli.

 

 

 

 

 

 

 

 

Un lunedì del mese di aprile del 1486, di ritorno dal mercato di Lonigo tre calzolai veronesi si fermarono presso la chiesetta e qui avvenne l’omicidio di uno dei tre ad opera dei suoi compagni. Presogli il denaro i due si rifugiarono dentro la chiesetta, davanti all’immagine della Madonna per spartirsi il denaro dell’assassinato.

Uno dei due, guardando il dipinto della Vergine ebbe un momento di rimorso pensando che quegli occhi avevano visto tutto, ma il compagno per niente impressionato, colpì quell’immagine con due pugnalate: una all’occhio sinistro e una al cuore.

Si racconta che, subito, dalle due ferite uscirono gocce di sangue e che l’immagine della Vergine improvvisamente si mosse portando la mano sinistra sull’occhio ferito e l’altra al cuore. I due fuggirono impauriti.

Altre persone, di ritorno dal mercato si fermarono alla chiesa e videro l’immagine così cambiata e lo raccontarono in paese. Il vescovo di Vicenza incaricò le autorità leonicene di accertare la veridicità del fatto. Si interrogarono i sette testimoni oculari che attestarono il cambiamento dell’immagine.

Dopo il miracolo si sentì la necessità di costruire una nuova chiesa più grande per accogliere i fedeli che subito affluirono dal circondario per venerare l’immagine miracolosa.

La nuova chiesa venne consacrata nel 1488 con concessione di particolari indulgenze a chi visitava la chiesa nelle festività liturgiche dell’anno.

 

 

 

Quello che resta dell'antico affresco della Madonna, contornato da una preziosa cornice e protetto da una inferriata fatta costruire dai P.P.Olivetani

 

 

Cenni artistico-architettonici e devozionali

  La primitiva cappella del miracolo venne conservata e nei secoli venne arricchendosi di orpelli e aggiunte che racchiudono più stili architettonici con stucchi di avorio e oro, intarsi di diaspro e lapislazzuli profusi nel soffitto a volta e sull’altare.

Preziosa opera orafa l’edicola che racchiude in una cornice di argento sbalzato ciò che rimane dell’antico dipinto raffigurante la Madonna miracolosa. È intuibile l’ovale del viso e alcune macchie che la tradizione popolare vuole essere schizzi di sangue della Vergine ferita.

Nel 1500 iniziava la costruzione della grande chiesa a fianco della cappella. Vennero chiamati gli architetti Alvise Lamberti da Montagnana e Lorenzo da Bologna. L’opera presenta caratteri stilistici che la collegano all’ultima fase del gotico vicentino, con aspetti che richiamano il rinascimento tosco-emiliano. A fianco fu costruito un piccolo convento.

Per affrontare le spese i monaci si rivolsero ai fedeli delle diocesi di Vicenza, Verona e Mantova che risposero con offerte generose.

L’interno è ad una navata con due cappelle laterali che formano una specie di transetto ai piedi della stessa.

L’abside poligonale con esili paraste a sostegno di archi, è attribuita a Lorenzo da Bologna. Oggi la raffinata semplicità sia dell’abside sia dell’aula rinascimentale del grande architetto è appesantita dall’illusionismo barocco di gusto molto provinciale che ostenta falsi tendaggi ed elementi illusionistici.

La chiesa venne completata da una monumentale facciata che stranamente sta sul fianco meridionale, opera di A. Lamberti. È a coronamento curvilineo mediante tre conchiglie a pettine che danno grande effetto plastico e chiaroscurale.

Ad impreziosire la facciata tre splendide sculture di ignoto artista di scuola toscana del XVI sec. rappresentanti i santi Pietro e Paolo con in mezzo la Vergine che tiene fra le braccia un Bambino vivacissimo che sembra quasi voler svincolarsi da Lei.

  Durante la seconda guerra mondiale la Madonna venne incoronata con una tiara del peso di 4 kg d’argento e 108 pietre preziose donate dalla popolazione di Lonigo per invocare la salvezza dei propri cari e come auspicio di pace. Questa è una delle numerose testimonianze di devozione e di affetto che lega la Madonna dei Miracoli con i fedeli di tutto il circondario. Un tempo non c’era abitazione nella zona che non avesse in casa l’immagine miracolosa.

  A tutt’oggi nell’ultima domenica di maggio viene fatta una grande processione per le vie del paese con una statua in legno della Madonna, portata a spalle dai giovani che hanno raggiunto la maggiore età nell’anno in corso e che ritengono un grande onore questa loro partecipazione.

   

Ex-voto

  Da poco tempo è stato allestito un museo degli ex-voto restaurati di recente.

Sono opere interessanti e originali che rivelano rudimentali ma forti caratteri d’arte popolare. Sono 353 dipinti che vanno dal 1486 al 1893, testimoni di speranza e ancor più spesso per tramandare la certezza di un sopravvenuto miracolo.

La raccolta è tra le maggiori italiane per qualità e interesse storico, artistico e devozionale, ci sono opere spesso di artisti madonnari che forse le vendevano durante la “fiera della Madonna”, tavolette in parte già dipinte con l’immagine della Madonna che si copre il viso con la mano sinistra e personalizzabili con pochi tratti e con idonee scritte.

 

 

I dintorni

A 3 km dal santuario si può visitare la Rocca Pisana opera di Vincenzo Scamozzi che dall’alto del colle domina la cittadina sottostante. La villa è aperta al pubblico nelle domeniche di settembre.

A circa 6 km si trova un’altra villa famosa, opera di Andrea Palladio: la villa Pisani recentemente restaurata e visibile su appuntamento.

Nel centro di Lonigo da visitare il duomo in stile neo-gotico del XIX sec. Davanti al duomo, le torri scaligere del XII sec.

In piazza Garibaldi da notare la bella facciata del Palazzo Comunale, attribuita al Sanmicheli.

Il Duomo di Lonigo

 

Per approfondire

Scheda di osservazione

1)         Prova a disegnare il dipinto come doveva essere prima del miracolo e dopo di questo.

2)         Osserva bene gli affreschi sulle pareti della navata centrale della chiesa e relaziona il fatto rappresentato.

3)         Visita il museo degli ex-voto descrivi quello che ti ha particolarmente colpito.

4)         Che significato ha la conchiglia (Capa santa) nella decorazione gotica e poi rinascimentale delle chiese?

5)         Il Rosario è la preghiera della devozione mariana. Perché i Vicentini la chiamano “terzetto”.

6)                       Il 1º maggio si svolge una solenne processione da Lonigo sino al Santuario anche se sul calendario si trova S. Giuseppe operaio. Perché?

 

Cattedrale e altri santuari della Diocesi di Vicenza

  Cattedrale “Madonna dell’Annunciata”

36100 Vicenza - Piazza Duomo - Tel. 0444/320996

 

Santuario “La Pieve - Grotta di Lourdes”

36072 Chiampo (VI) - Via Pieve, 96 - Tel. 0444/623013-623250

 

Santuario “Madonna Salute degli Infermi”

36050 Scaldaferro di Pozzoleone (VI) - Via Chiesa - Tel. 0444/462251

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