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Corso base di Tecnica Fotografica

MACCHINA FOTOGRAFICA ELEMENTARE
MESSA A FUOCO

In linea generale, una fotografia viene considerata tecnicamente ben riuscita quando è dotata di nitidezza, ossia quando è perfettamente a fuoco. Questo vale, se non per tutto il fotogramma, almeno per il soggetto principale (in questa sede non si considerano le sfocature intenzionali, adottate per ottenere effetti espressivi particolari).

Pertanto le macchine fotografiche possiedono dispositivi che consentono di mettere a fuoco la zona che interessa; fanno eccezione solo le macchine fotografiche economiche, dove si ha un obiettivo a fuoco fisso che non consente la focheggiatura.

Mettere a fuoco significa intervenire sulla distanza obiettivo/pellicola, per fare in modo che l'obiettivo proietti sulla pellicola un'immagine nitida del soggetto da fotografare; le due condizioni estreme sono le seguenti:
  • Quando il soggetto è molto lontano dal punto di ripresa, l'obiettivo va regolato sull'infinito (in questo caso si ha la distanza minima tra obiettivo e pellicola);
  • Quando il soggetto è molto vicino al punto di ripresa, l'obiettivo va regolato sul punto di messa a fuoco ravvicinata (in questo caso si ha la distanza massima tra obiettivo e pellicola).

Messa a fuoco

MESSA A FUOCO
Quando la messa a fuoco è sull'infinito (a sinistra),
la distanza tra obiettivo e pellicola è minore rispetto al caso di messa a fuoco sulla distanza minima (a destra).

I dispositivi per la regolazione e il controllo della messa a fuoco sono di vario tipo; eccone qualcuno, dai più semplici ai più sofisticati:
  • valutazione "stimata" della distanza del soggetto. L'obiettivo riporta dei simboli o una scala di distanze sulla ghiera della messa a fuoco, a cui si deve fare riferimento dopo aver valutato a occhio la distanza dal soggetto da fotografare;
  • telemetro; nel mirino l'immagine è sdoppiata quando è fuori fuoco;
  • stigmometro; è presente al centro del mirino delle reflex e spezza in due l'immagine non perfettamente a fuoco;
  • microprismi; sgranano l'immagine sfocata, mentre la ricompongono normalmente quando è a fuoco. Telemetro, stigmometro e microprismi sono tre dispositivi di messa a fuoco basati su principi del tutto simili;
  • vetro smerigliato; è la superficie su cui si forma l'intera immagine in un sistema reflex. Di per sé permette già una discreta valutazione della focheggiatura;
  • autofocus; dispositivo di messa a fuoco automatica, controllato elettronicamente dall'apparecchio, senza l'intervento dell'operatore.
Gli ultimi tre o quattro dispositivi citati possono essere presenti contemporaneamente.


Messa a fuoco

MESSA A FUOCO
Esempio di mirino con zona centrale a stigmometro e microprismi.

(Mirino CANON)

Nelle moderne macchine fotografiche l'autofocus è molto diffuso e perfezionato; in questo caso, generalmente, l'automatismo può essere disinserito per effettuare una focheggiatura manuale.

Ulteriori, importanti approfondimenti sulla messa a fuoco si trovano nei capitoli che parlano di obiettivi, mirini e nitidezza.


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 Capitolo 3 | Capitolo 4

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11.10.2001