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Corso base di Tecnica Fotografica
OBIETTIVO
PROFONDITA' DI CAMPO
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Quando si mette a fuoco un punto, la sua immagine sulla pellicola diventa un circoletto più o meno grande, a seconda della precisione della focheggiatura e della qualità dell'obiettivo. Fino a che il diametro del circoletto (più propriamente detto circolo di confusione o cerchio di diffusione) rimane entro certi limiti, il punto può essere considerato a fuoco.
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CIRCOLO DI CONFUSIONE
L'immagine di un punto sulla pellicola diventa un circoletto più o meno grande, a seconda della precisione della focheggiatura e della qualità dell'obiettivo.
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Il diametro accettabile del circolo di confusione non è una quantità fissa, ma dipende dalla grandezza della riproduzione finale della fotografia (stampa o proiezione di diapositiva) e dalla distanza da cui viene osservata; più si ingrandisce, più si sfocano i particolari; più si guarda da vicino una foto, più si vedono i difetti di messa a fuoco. Per avere un ordine di grandezza, si considera che su una stampa il diametro accettabile del circolo di confusione non ha bisogno di scendere sotto 0,25 mm; da questo si ricava il valore del diametro sulla pellicola, che si ottiene dividendo 0,25 per il grado di ingrandimento a cui viene sottoposto il negativo per ottenere la stampa.
Dalla figura precedente si ricava anche la definizione di profondità di fuoco, che esprime la possibilità di spostare il piano della pellicola avanti o indietro rispetto al piano di messa a fuoco ottimale, senza che il soggetto risulti sfocato.
Vediamo ora che cosa succede quando si mette a fuoco su un piano definito, supponendo di fotografare con un diaframma molto aperto. Un punto posto su quel piano viene perfettamente a fuoco sulla pellicola (parte superiore della figura seguente), mentre un punto lontano da quel piano diventa un circolo abbastanza ampio, per cui appare sfuocato (diametro superiore a quello accettabile per il circolo di confusione).
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PROFONDITÀ DI CAMPO
Con un diaframma molto aperto, il circolo di confusione di un punto lontano dal piano di messa a fuoco è molto grande, per cui il punto appare sfuocato.
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Nelle stesse condizioni, se fotografiamo con un diaframma più chiuso, per il punto lontano dal piano di focheggiatura otteniamo un circolo di confusione più piccolo, per cui rientra nel valore accettabile per apparire a fuoco.
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PROFONDITÀ DI CAMPO
Con un diaframma più chiuso, il circolo di confusione di un punto lontano dal piano di messa a fuoco è più piccolo, per cui il punto appare focalizzato meglio.
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Considerazioni analoghe valgono per i punti posti tra il piano di messa a fuoco e la fotocamera. In ogni caso, più lontani sono i punti da quel piano, più sfocati appariranno nel fotogramma; la zona entro cui appaiono a fuoco in modo accettabile viene detta profondità di campo.
La profondità di campo dipende da numerosi fattori: dalla lunghezza focale, dal diaframma, dalla distanza del soggetto dalla fotocamera, dall'ingrandimento del fotogramma, dalla distanza di osservazione della riproduzione del fotogramma stesso. In particolare va detto che la profondità di campo aumenta:
- usando un obiettivo a corta focale;
- impostando diaframmi più chiusi;
- allontanandosi dal soggetto.
Si noti che la profondità di campo è uno degli elementi che concorrono a determinare la nitidezza dell'immagine finale.
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Argomenti collegati
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